Ernesto Treccani
Nato a Milano il 26 agosto 1920, figlio del senatore Giovanni Treccani degli Alfieri, fondatore dell'Istituto Treccani, iniziò in giovanissima età a far parte dei gruppi di avanguardia artistica e antifascista.
Fondatore e direttore, a 18 anni, della rivista “Corrente”, soppressa nel giugno 1940 allo scoppio della guerra, ha esposto le sue prime opere alla Bottega di Corrente con gli amici Birolli, Guttuso, Migneco, Sassu e, successivamente, con Cassinari e Morlotti alla Galleria della Spiga e Corrente. La prima mostra personale, allestita alla galleria Il Milione di Milano, risale al 1949. Dopo la Resistenza, cui ha partecipato attivamente, è stato animatore del gruppo di “Pittura” e redattore delle riviste “il 45” e “Realismo”, diretta da Raffaele De Grada. Negli anni '50, oltre a esporre più volte alla Biennale di Venezia, ha partecipato alla mostra dei realisti alla Leicester Gallery di Londra ed esposto a New York con una personale alla Heller Gallery. In questo periodo i temi della sua pittura sono caratterizzati dall'incontro con la realtà contadina calabrese, conosciuta direttamente nei lunghi soggiorni a Melissa, iniziati all'epoca delle prime occupazioni delle terre nel Mezzogiorno, e dal paesaggio urbano industriale di Milano e Parigi, luoghi su cui ritornerà a più riprese nel corso degli anni. Dagli anni '60 in poi il fiorire delle opere e la moltiplicazione delle iniziative testimoniano l'impegno ininterrotto, umano e artistico, di Treccani, caratterizzato da un'instancabile azione di diffusione della cultura e del dibattito artistico, da un'adesione concreta alle situazioni della vita e da un profondo amore per uomini e cose. Tra i lavori di questo periodo sono da ricordare le cinque grandi tele ispirate a "La luna e i falò" di Pavese (1962-63), il ciclo delle opere "Da Melissa a Valenza" (1964-65), la serie di acquarelli dedicata a un viaggio a Cuba compiuto nel 1965, la grande tela Popolo di volti (1969-75), iniziata il giorno dei funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana; più tardi, nel 1976, le grandi mostre di Volgograd, Mosca e San Pietroburgo. Da allora, Treccani ha sviluppato in molteplici forme le diverse stagioni della sua ricerca artistica, continuando a operare e a esporre in piccoli e grandi centri, in Italia e all'estero, e alternando questa attività “itinerante” con abituali soggiorni creativi a Macugnaga e a Forte dei Marmi, paesi a cui l'artista è stato fortemente legato nella vita e nella pittura. Nel '78 ha dato vita alla Fondazione Corrente, centro di iniziative culturali, mostre, dibattiti nei diversi campi della cultura e dell'arte, oltre che centro di raccolta e studio dei documenti relativi al periodo compreso tra la nascita del movimento e gli anni del Realismo.È del 1982 una sua presenza monografica alla collettiva Maestri e Giovani al centro d'Arte Cultura e Costume a Milano,con Mauro Reggiani,Ottone Rosai,Galliano Mazzon,tra gli altri,e i giovani Nino Bonacina e Lino Rccardi. Nel 1989 il Comune di Milano ha dedicato all'artista un'ampia antologica a Palazzo Reale, mentre un'altra importante retrospettiva delle sue opere è stata ospitata alla Fondazione Bandera di Busto Arsizio nel 2003. Del 2004 è il ciclo delle grandi vetrate "Energia, luci e colori" esposte a Lugano, a Riga, a Budapest e Praga, mentre nel 2006 il Comune di Forte dei Marmi ha allestito al Fortino la mostra "Le mutazioni del realismo – Opere inedite 2003-06", frutto di una rinnovata ricerca di forme che ha il suo centro nel colore. Nel 2008, di nuovo a Palazzo Reale, Treccani ha partecipato alla mostra "Corrente, le parole della vita. Opere 1930-1945" con una sala dedicata ai suoi dipinti del periodo. Una grande mostra antologica, a cura di Giorgio Seveso, ha inaugurato le rinnovate sale di Palazzo Barberino a Montichiari (BS), paese natale del padre dell'artista, il senatore Giovanni Treccani degli Alfieri. Fra le mostre più recenti ricordiamo l'esposizione "Le parole e la pittura. Ernesto Treccani incontra la poesia, l'epica e il romanzo", presso la Pinacoteca Civica di Savona dal dicembre 2011 al marzo 2012, sempre a cura di Giorgio Seveso. È deceduto a Milano il 27 novembre 2009.