Bruno Cassinari
Esponente della pittura italiana del dopoguerra i suoi lavori sono caratterizzati da deformazioni formali di ascendenza espressionista con riflessioni sulla strutturazione Cubista.Dal 1934 al 1938 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove si diploma sotto la guida di Aldo Carpi.Nel 1939 vince il premio Littoriali ed entra a far parte del gruppo dei pittori di Corrente con Renato Guttuso, Emilio Vedova, Renato Birolli, Ennio Morlotti, Ernesto Treccani, Giuseppe Migneco e insieme a loro riconosce l'importanza dell'opera di Pablo Picasso: Guernica come simbolo della lotta degli artisti contro la barbarie.Nel 1941 Elio Vittorini cura la sua prima personale alla Bottega degli artisti di Corrente e vince il Premio Bergamo con il ritratto di Rosa Birolli, conosciuto come Il ritratto di Rosetta. Aderisce in seguito al movimento del Fronte nuovo delle arti.Nel 1949 si trasferisce ad Antibes, dove rimane a vivere fino al 1952. Conosce Picasso, che lo invita ad esporre con una personale al Museo di Antibes presentata da Dor de la Souchère.Nel 1950 partecipa alla XXV Biennale di Venezia con cinque quadri, tra cui Nudo disteso, acquistato dal comune per la Galleria d'Arte Moderna.Nel 1951 partecipa alla mostra itinerante "Italian Artists ot to-day" nei musei di Göteborg, Helsinki, Oslo, Copenaghen, presentata da Argan. Nello stesso anno vince il premio Taranto di pittura e alla prima rassegna "Pittori d'Oggi Francia-Italia" allestita a Torino espone, tra le altre opere, La capra, acquistata dalla Galleria d'Arte Moderna di Torino; realizza un grande pannello murale per il salone d'onore della IX Triennale di Milano.Nel 1952 partecipa alla XXVI Biennale di Venezia e vince il Gran premio della Pittura Italiana. Nella sala personale dedicatagli espone venti lavori, tra i quali Il limone, che viene acquistato dal Ministero della Pubblica Istruzione per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, mentre il Museo d'Arte Moderna di San Paolo del Brasile compra un'altra opera esposta: Natura morta rosa.